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      Montfermeil! Quel nome, che ritornava sempre in ballo, fece rizzare le orecchie a Javert. Un vecchio mendicante, antico scaccino e confidente della polizia, al quale quel personaggio faceva l'elemosina, aggiunse alcune altre informazioni: «Quel benestante era un essere selvaticissimo, che non usciva mai, salvo di sera, che non parlava a nessuno, salvo che ai poveri, talvolta, e che non si lasciava abbordare da alcuno. Indossava un'orribile vecchia finanziera gialla, che valeva parecchi milioni, dato ch'era tutta foderata di biglietti da mille.» Questo racconto stuzzicò in modo decisivo la curiosità di Javert, il quale, per vedere da vicino quel fantastico benestante, senza spaventarlo, si fece prestare un giorno dallo scaccino i suoi cenci e il posto in cui la vecchia spia soleva raggomitolarsi tutte le sere, brontolando con voce nasale qualche preghiera e spiando attraverso ad essa.
      «L'individuo sospetto» venne infatti vicino a Javert, così travestito, e gli fece l'elemosina. In quel momento Javert levò il capo; e la scossa che Jean Valjean ricevette, credendo di riconoscere Javert, la ricevette anche Javert, che credette di riconoscere Jean Valjean.
      Pure, poteva darsi che l'oscurità l'avesse ingannato. La morte di Valjean era ufficiale e rimanevano a Javert molti dubbi e gravi; ora, nel dubbio, Javert, l'uomo dello scrupolo, non metteva la mano al bavero di nessuno.
      Seguì il suo uomo fino alla catapecchia Gorbeau e fece parlare «la vecchia», cosa non molto difficile. La vecchia gli riconfermò il fatto della finanziera foderata di milioni e gli raccontò l'episodio del biglietto da mille: aveva visto, lei! aveva toccato!


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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