Pagina (768/1886)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      S'incontrava un fanciullo per via: purché avesse avuto quindici anni e non sapesse dove andare a dormire, lo si mandava alle galere. Gran regno; e grande secolo.
      Sotto Luigi XV, i fanciulli sparivano in piena Parigi: la polizia li portava via, non si sa per quale misterioso impiego. Si sussurravano con spavento congetture mostruose sui bagni di porpora del re, e Barbier ne parla ingenuamente. Talvolta, accadeva che gli ufficiali di polizia, a corto di fanciulli, ne prendessero di quelli che avevano un padre. I padri, disperati, davano addosso agli ufficiali; in questo caso, il parlamento interveniva e faceva impiccare, chi? Gli ufficiali? No, i padri.
      VII • IL BIRICHINO AVREBBE IL SUO POSTO
      NELLE CLASSIFICAZIONI DELL'INDIALa monelleria parigina è quasi una casta; si potrebbe dire che non ne può far parte chiunque lo voglia.
      Questa parola, birichino (gamin), fu per la prima volta stampata e passò dal linguaggio popolare alla lingua letteraria nel 1834: fece la sua apparizione in un opuscolo intitolato Claudio Gueux; lo scandalo fu grande, ma la parola è entrata nell'uso.
      Gli elementi che costituiscono la reciproca considerazione dei birichini sono svariatissimi. Noi ne abbiamo conosciuto e frequentato uno ch'era assai rispettato e ammirato per aver visto cadere un uomo dall'alto delle torri di Nostra Signora; un altro, per esser riuscito a penetrare nel cortiletto interno in cui erano momentaneamente deposte le statue della cupola degli Invalidi ed aver loro «sgraffignato» un po' di piombo; un terzo, per aver visto ribaltare una diligenza; e un altro, finalmente, perché «conosceva» un soldato che per poco non aveva cavato un occhio ad un borghese.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





Luigi XV Parigi Barbier Claudio Gueux Nostra Signora Invalidi