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      Da parte sua, Mario se n'era andato, indignato. Una circostanza che bisogna raccontare aveva ancor più aggravato la sua esasperazione. Vi sono sempre piccole fatalità, a complicare i drammi familiari; i motivi di rancore ne risultano aumentati, sebbene i torti, in fondo, non siano cresciuti. Nel riportare precipitosamente, dietro ordine del nonno, la «roba» di Mario nella camera di lui, Nicoletta, senza accorgersene, aveva lasciato cadere, probabilmente nella tromba della scala del sottotetto, che era buia il medaglione di zigrino nero che conteneva il foglio scritto dal colonnello. Né il foglio né il medaglione poteron essere ritrovati; e Mario si convinse che «il signor Gillenormand» (da quel giorno in poi non lo chiamò più altrimenti) avesse buttato nel fuoco il «testamento di suo padre». Sapeva a memoria le poche righe scritte dal colonnello, e quindi nulla era perduto; ma il foglio, la scrittura, quella sacra reliquia erano il suo cuore. Che ne avevano fatto?
      Mario se n'era andato, senza dire dove andasse, senza saperlo egli stesso, con trenta franchi, un orologio e pochi capi di corredo in una borsa. Era salito sopra una vettura di piazza, l'aveva noleggiata ad ore e s'era diretto a caso verso il «paese latino»
      Che cosa stava per diventare, Mario?
      LIBRO QUARTOGLI AMICI DELL'ABC
      I • UN GRUPPO CHE HA RISCHIATO DI DIVENTARE STORICOA quell'epoca, in apparenza indifferente, una vaga corrente rivoluzionaria serpeggiava; alcuni aneliti, sprizzanti dalle profondità dell'89 e del 92, erano nell'aria.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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