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      Sotto la società, insistiamo su ciò, v'è e vi sarà, fino al giorno in cui sarà dissipata l'ignoranza, la grande caverna del male. Codesta cavità è sotto tutte le altre ed è nemica di tutte; è l'odio senza eccezione. Quella cavità non conosce filosofi, né mai il suo pugnale ha aguzzato una penna; di un nero senza alcuna relazione con quello sublime del calamaio, mai le dita della tenebra adunche sotto quel soffitto asfissiante hanno sfogliato un libro o spiegato un giornale. Babeuf è uno sfruttatore, per Cartouche, come Marat, per Schinderhannes, è un aristocratico. Quella caverna ha per scopo lo sprofondare di tutto.
      Tutto; comprese le miniere superiori, da essa esecrate. Essa non mina soltanto, nel suo abbietto formicolìo, l'attuale ordine sociale, mina la filosofia, la scienza, il diritto, il pensiero umano, la civiltà, la rivoluzione, il progresso; si chiama semplicemente furto, prostituzione, omicidio e assassinio; è tenebra e vuole il caos. La sua vòlta è fatta d'ignoranza.
      Tutte le altre, quelle superiori, hanno un solo scopo: sopprimerla. A questo mirano, con tutti i loro organi ad un tempo, per mezzo del miglioramento del reale come per mezzo della contemplazione dell'assoluto, la filosofia e il progresso. Distruggete la tana Ignoranza, distruggete la talpa Delitto.
      Condensiamo in poche parole una parte di quanto abbiamo scritto. L'unico pericolo sociale è l'Ombra.
      Umanità significa identità. Tutti gli uomini sono la stessa argilla e non v'è alcuna differenza, almeno quaggiù, nella predestinazione: la stessa ombra prima, la stessa carne durante, la stessa cenere poi.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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