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      Allora, tutti gli orrori sono possibili, poiché la disperazione è circondata da fragili tramezzi, che s'apron tutti sul vizio e il delitto. Salute, gioventù e onore, le sante e intime delicatezze della carne ancor nuova, il cuore, la verginità e il pudore, codesta epidermide dell'anima, sono sinistramente toccati dal brancicare di chi cerca un aiuto e, trovando l'obbrobrio, vi si adatta facilmente. Padri, madri, figli, fratelli, sorelle, uomini, donne e ragazze finiscono per aderire e aggregarsi, quasi come una formazione minerale, in quella nebbiosa promiscuità di sessi, di parentele, d'età, d'infamie e d'innocenze; si rannicchiano, addossati gli uni agli altri, in una specie di destino stamberga, guardandosi reciprocamente in modo deplorevole. O disgraziati! Come sono pallidi, come hanno freddo! Sembra si trovino in un pianeta molto più lontano dal sole del nostro.
      Quella fanciulla fu per Mario una specie d'inviato delle tenebre; gli rivelò tutto un orrendo aspetto della notte.
      Mario si rimproverò quasi le preoccupazioni della sua fantasticante passione, che gli avevano impedito fino a quel giorno di gettar un'occhiata sui suoi vicini. Aver loro pagato il fitto, era stato un gesto macchinale, che tutti avrebbero avuto: ma egli, Mario, avrebbe dovuto fare meglio. Come! Soltanto un muro lo separava da quegli esseri abbandonati, che vivevano brancolando nel buio, fuori del contatto cogli altri viventi; stava loro a gomito a gomito ed era in certo qual modo, proprio lui, l'ultimo anello della catena del genere umano ch'essi toccassero se li sentiva vivere, o meglio, rantolare a fianco e non vi badava affatto!


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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