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      Poi tutt'e tre uscirono, preceduti da Jondrette.
      X • TARIFFA DELLE CARROZZE PUBBLICHE: DUE FRANCHI L'ORAMario non aveva perduto nulla di quella scena; eppure, in realtà, non ne aveva veduto nulla. I suoi occhi eran rimasti fissi sulla giovinetta e il suo cuore l'aveva, per così dire, stretta a sé, e circuita tutta, fin dal primo passo di lei nella stamberga. Per tutto il tempo ch'era stata là, egli aveva vissuto quell'estasi, che sospende le percezioni materiali e concentra l'anima sopra un solo punto; contemplava, non già quella giovinetta ma quella luce con una pelliccia e un cappello di velluto. Se la stella Sirio fosse entrata in quella camera, non ne sarebbe stato più abbagliato.
      Mentre la giovinetta apriva il pacco e spiegava i capi di biancheria e le coperte, interrogando la madre malata, con bontà, e la piccola ferita, con tenerezza, egli spiava tutti i suoi gesti e cercava d'ascoltare le sue parole. Ne conosceva gli occhi, la fronte, la bellezza, la figurina, il portamento, non conosceva il suono della sua voce; aveva creduto d'afferrarne qualche parola, una volta, al Lussemburgo, ma non ne era ben sicuro. Avrebbe dato dieci anni di vita per sentirla, per portar via nell'anima un po' di quella musica; ma tutto era andato confuso nelle lamentose esposizioni, negli squilli di tromba di Jondrette, provocando una vera collera nel rapimento di Mario. Egli la covava cogli occhi. Non poteva immaginarsi che fosse davvero quella creatura divina colei che egli scorgeva in mezzo a quegli esseri immondi, in quel mostruoso covo; gli pareva di vedere un colibrì in mezzo ai rospi.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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