8 fucili. 83 cartucce. Uomo fidato.» «C. Boubière. 1 pistola. 40 cartucce.» «D. Rollet. 1 fioretto. 1 pistola. 1 libbra di polvere.» «E. Teissier. 1 sciabola. 1 giberna. Esatto.» «Terreur. 8 fucili. Coraggioso, eccetera.»
      Finalmente quel carpentiere trovò, sempre nello stesso recinto, un terzo foglio sul quale stava scritto in matita, ma in modo assai leggibile, questa specie di lista enigmatica:
     
      Unità. Blanchard. Albero secco, 6.
      Barra. Soize. Sala del conte.
      Kosciusko. Aubry il macellaio?
      G. G. R.
      Caio Gracco.
      Diritto di revisione. Dufond. Forno.
      Caduta dei girondini. Derbac. Maubuée.
      Washington. Pinson, 1 pistola, 86 cartucce.
      Marsigliese.
      Sovran. del popolo. Michel. Quincampoix. Sciabola.
      Hoche.
      Marceau. Platone, Albero secco.
      Varsavia, Tilly, strillone del Popolare.
     
      L'onesto borghese nelle mani del quale era rimasta questa lista ne seppe il significato; pare che fosse la nomenclatura completa delle sezioni del quarto circondario della società dei Diritti dell'Uomo, coi nomi e le dimore dei capi di sezione. Oggi, in cui tutti questi fatti rimasti nell'ombra sono soltanto storia, si può pubblicarli. Si deve aggiungere che la fondazione della società dei Diritti dell'Uomo sembra esser posteriore alla data in cui venne trovato questo foglio. Forse, era solo un abbozzo.
      Però, dopo gli accenni e le parole, dopo gli indizî scritti, incominciarono a spuntare i fatti materiali.
      In via Popincourt, in casa d'un rivendugliolo, venivan sequestrati nel tiretto d'un cassettone sette fogli di carta grigia, tutti ugualmente ripiegati in lungo e in quattro; quei fogli ricoprivano ventisei quadrati di quella stessa carta grigia, piegati in forma di cartuccia e una carta sulla quale si leggeva: