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      Siccome il luogo vale la pena d'esser veduto, nessuno ci va; appena passa una carretta o un carrettiere ogni quarto d'ora.
      Una volta, avvenne che le passeggiate solitarie di Mario lo conducessero in quel terreno, vicino a quell'acqua. Quel giorno, su quel boulevard v'era, cosa rara, un passante: Mario, vagamente colpito dal fascino quasi selvaggio del luogo, gli chiese: «Come si chiama questa località?»
      Il passante rispose: «È il campo dell'Allodola
      E aggiunse: «È stato proprio qui che Ulbach ha ucciso la pastorella d'Ivry
      Ma dopo quella parola, l'Allodola, Mario non aveva più sentito nulla. Nel sognatore vi sono congelazioni improvvise che una parola basta a produrre; tutto il pensiero si condensa bruscamente intorno a un'idea e non è più capace di nessun altra percezione. L'Allodola era l'appellativo che, nelle profondità della malinconia di Mario, aveva sostituito Ursula.
      «To'!» egli disse, nella specie di stupore irragionevole proprio a quei misteriosi soliloquî. «Questo è il suo campo. Qui saprò dove abita.»
      Era assurdo, ma irresistibile. Ed egli si recò ogni giorno a quel campo dell'Allodola.
      II • FORMAZIONE EMBRIONALE DEI DELITTI NELL'INCUBAZIONE DELLE PRIGIONIIl trionfo di Javert nella catapecchia Gorbeau era sembrato completo, ma non lo era stato.
      Prima di tutto, e questo era il suo principale rammarico, Javert non aveva arrestato il prigioniero; ora, l'assassinato che fugge è più sospetto dell'assassino, ed è probabile che quel personaggio, così preziosa cattura per i banditi, non fosse meno buona preda per l'autorità.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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