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      Disgraziato, ahimè! colui che avrà amato solo i corpi, le forme e le apparenze! La morte gli toglierà tutto. Cercate d'amare le anime e le ritroverete.
     
      ***
     
      Ho incontrato per via un giovane poverissimo, che amava. Il suo cappello era vecchio, logoro il suo abito; aveva i gomiti fuori. L'acqua gli passava attraverso le scarpe e gli astri attraverso l'anima.
     
      ***
     
      Quale cosa grande, essere amato! E ancor più grande, amare! Il cuore diventa eroico, a forza di passione; non si compone più di nulla che non sia puro, non s'appoggia più su nulla che non sia elevato e grande. Un pensiero indegno non può germogliarvi, più che non possa un'ortica allignare sopra un ghiacciaio. L'anima alta e serena, inaccessibile alle passioni ed alle commozioni volgari, dominando le nuvole e le ombre di questo mondo, le follie, le menzogne, gli odii, le vanità e le miserie, abita l'azzurro del cielo e non sente più altro che le profonde e sotterranee scosse del destino, come la vetta delle montagne sente i terremoti.
     
      ***
     
      Se non vi fosse chi ama, il sole si spegnerebbe.
      V • COSETTE DOPO LA LETTERADurante questa lettura, Cosette cadde in uno stato di fantasticheria. Nel momento in cui alzava gli occhi dall'ultima riga del quaderno, il bell'ufficiale (era la sua ora) passò davanti al cancello; Cosette lo trovò orribile.
      Tornò a contemplare il quaderno. Era scritto con una calligrafia meravigliosa, a quanto pensò Cosette; tutto colla stessa mano, ma con diversi inchiostri, ora nerissimi ed ora scolorati, come quando uno mette acqua nel calamaio, e quindi in giorni diversi.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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