Pagina (1394/1886)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      «Cosa vuol dire, Hercle
      Bahorel rispose:
      «Vuol dire corpo di mille bombe, in latino.»
      A questo punto Bahorel riconobbe ad una finestra un giovanotto pallido, dalla barba nera, che stava guardandoli passare, probabilmente un amico dell'A B C; e gli gridò:
      «Presto, le cartucce! Para bellum!»
      «Bell'uomo, davvero,» disse Gavroche, che ormai capiva il latino.
      Un corteo tumultuoso li accompagnava: studenti, artisti, giovanotti affiliati alla Cougourde d'Aix, operai, scaricatori, armati di bastoni e di baionette, taluni, come Combeferre, colle pistole infilate alla cintura. Un vecchio, che pareva in avanzatissima età, camminava in mezzo a quella banda; non aveva armi e si affrettava per non restare indietro, sebbene avesse l'aspetto pensoso. Gavroche lo scorse:
      «Chi è?» chiese a Courfeyrac.
      Era Mabeuf.
      V • IL VECCHIODiciamo che cos'era accaduto:
      Enjolras e i suoi amici si trovavano sul viale Bourdon, vicino ai granai pubblici, nel momento in cui i dragoni avevano caricato. Enjolras, Courfeyrac e Combeferre eran di coloro che avevan preso per infilata via Bassompierre, gridando: «Alle barricate!» E in via Lesdiguières avevano incontrato un vecchio che camminava.
      La loro attenzione era stata attirata dal fatto che quel buon vecchio camminava a zig zag, come fosse ubriaco; inoltre, teneva il cappello in mano, sebbene avesse piovuto tutta la mattina e stesse piovendo piuttosto forte anche in quel momento. Courfeyrac aveva riconosciuto papà Mabeuf, che conosceva, per aver molte volte accompagnato Mario fino alla sua porta.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





Hercle Bahorel Gavroche Cougourde Aix Combeferre Courfeyrac Mabeuf Bourdon Courfeyrac Combeferre Bassompierre Lesdiguières Mabeuf Mario