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      Si vedevano distintamente quelle due corde profilarsi sul cielo, come capelli. «C'è qualcuno che possa prestarmi una carabina a due colpi?» chiese Valjean.
      Enjolras, che aveva appena finito di ricaricare la propria, gliela porse.
      Jean Valjean mirò la finestra e sparò; una delle due corde del materasso era stata tagliata e il materasso pendeva solo da un capo.
      Valjean tirò il secondo colpo e la seconda corda sferzò il vetro della finestra, mentre il materasso, scivolando fra le due pertiche, cadeva nella via.
      La barricata applaudì e tutte le voci gridarono:
      «Ecco un materasso!»
      «Sì,» disse Combeferre; «ma chi andrà a prenderlo?»
      Infatti, il materasso era caduto fuori della barricata, fra gli assediati e gli assedianti. Ora, siccome la morte del sergente d'artiglieria aveva esasperato la truppa, i soldati, s'eran da poco sdraiati bocconi dietro la trincea di pietre da essi alzata e, per supplire al silenzio forzato del cannone, che taceva in attesa che si organizzasse il suo servizio, avevano aperto il fuoco sulla barricata. Gli insorti non rispondevano, per risparmiare le munizioni; ma se la fucileria s'infrangeva contro la barricata, la via, ch'essa riempiva di palle, era terribile.
      Valjean uscì dall'apertura, entrò nella via, attraversò l'uragano di proiettili, giunse al materasso, lo raccolse, se lo caricò sul dorso e tornò alla barricata. Quivi, mise egli stesso il materasso nell'apertura e lo fissò contro il muro, in modo che gli artiglieri non potessero scorgerlo.
      Fatto questo, tutti aspettarono il colpo a mitraglia.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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