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      Il primo venuto assumeva su di sé il compito di salvare la società.
      Lo zelo, talvolta, si spingeva fino allo sterminio. Qualche plotone di guardie nazionali si costituiva di sua privata autorità consiglio di guerra, giudicava e giustiziava in cinque minuti un insorto prigioniero; e una improvvisazione di quel genere aveva tolto la vita al poeta Jean Prouvaire. Feroce legge di Lynch, che nessun partito ha il diritto di rimproverare agli altri, poiché essa è applicata dalla repubblica in America e dalla monarchia in Europa. Quella legge di Lynch veniva complicata dagli errori; in un giorno di sommossa, un giovane poeta, Paolo Amato Garnier, fu inseguito colla baionetta alle reni in piazza Reale e riuscì a fuggire solo rifugiandosi sotto il portone del numero 6; gridavano: Ecco qui ancora uno di questi Sansimonisti! e volevano ucciderlo. Ora, egli teneva sotto il braccio un volume delle memorie del duca di Saint-Simon; una guardia aveva letto su quel libro le parole Saint-Simon ed aveva gridato: «A morte!»
      Il 6 giugno 1832, una compagnia di guardie nazionali del circondario, comandata dal capitano Fannicot, sopra menzionato, si fece decimare, per capriccio o per beneplacito, in via Chanvrerie; ciò, per singolare che possa sembrare, fu constatato dall'istruttoria giudiziaria aperta in conseguenza dell'insurrezione del 1832. Il capitano Fannicot, borghese impaziente e coraggioso, specie di condottiero dell'ordine, come quelli che abbiamo caratterizzato, governativista fanatico e indocile, non poté resistere alla lusinga d'aprire il fuoco prima del tempo e all'ambizione di prendere la barricata da solo, ossia colla sua compagnia.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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