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      «Sire,» disse il ministro degli interni a Napoleone «vidi ieri l'uomo più intrepido del vostro impero.» «Chi è costui?» disse bruscamente l'imperatore. «E cosa ha fatto?» «Vuol fare una cosa, sire.» «Quale?» «Visitare le fogne di Parigi
      Quell'uomo esisteva e si chiamava Bruneseau.
      IV • PARTICOLARI IGNORATILa visita ebbe luogo, e fu una campagna terribile, una battaglia notturna contro la peste e l'asfissia; ma fu nello stesso tempo un viaggio di scoperte. Uno dei sopravvissuti di quell'esplorazione, un intelligente operaio allora giovanissimo, ne raccontava ancora, or sono pochi anni, i curiosi particolari che Bruneseau credette di dover omettere nel suo rapporto al prefetto di polizia, siccome indegni dello stile amministrativo. I processi di disinfezione, a quell'epoca, erano affatto rudimentali; Bruneseau aveva appena superato le prime articolazioni della rete, che otto lavoratori su venti ricusarono di proseguire. L'operazione era complicata, poiché la visita portava di conseguenza la manutenzione; bisognava quindi riparare, e misurare nello stesso tempo; notare le vie d'acqua, contare le inferriate e le aperture, specificare le diramazioni, indicare le correnti secondo la provenienza, riconoscere le circoscrizioni rispettive dei vari bacini, scandagliare le piccole chiaviche innestate sulla fogna principale, misurare l'altezza sotto la vôlta di ogni condotto e la sua larghezza, tanto all'inizio della vôlta quanto alla base, e infine determinare le ordinate del livello del pelo liquido d'ogni bocca d'afflusso, sia dal piano di base della fogna, sia dal suolo della via.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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