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      Me lo sono detto che sarei stato felice in quella stanza offertami, che non avrei recato alcun danno, che sarei stato nel mio angolo e, mentre voi avreste avuto Cosette, io avrei avuto l'idea di essere nella stessa casa di lei! Ognuno avrebbe avuto la sua felicità proporzionata. Continuare ad essere il signor Fauchelevent accomodava tutto: tutto, sì, all'infuori della mia anima. Vi sarebbe stata dunque gioia ovunque intorno a me, ma il fondo della mia anima sarebbe rimasto buio; ora, non basta esser felice, bisogna esser soddisfatti. Dunque, sarei rimasto il signor Fauchelevent, avrei nascosto il mio vero volto, sarei stato, di fronte al vostro fiorire, un enigma, e, in mezzo alla vostra luce meridiana, un'ombra. Senza neppur gridare: Bada, avrei dunque introdotto la galera nel vostro focolare, mi sarei seduto alla vostra tavola col pensiero che, se aveste saputo chi fossi, me ne avreste scacciato; mi sarei lasciato servire da domestici che, se l'avessero saputo, avrebbero detto: 'Che orrore!'; v'avrei toccato col mio gomito, del quale avete il diritto di non voler sapere, e avrei rubato le vostre strette di mano! Vi sarebbe stata in casa vostra una ripartizione di rispetto fra capelli bianchi venerabili e capelli bianchi infamati; nelle vostre ore più intime, quando tutti i cuori si fossero sentiti aperti fino in fondo gli uni per gli altri, quando fossimo stati tutt'e quattro insieme, il vostro nonno, voi due ed io, sarebbe stato presente uno sconosciuto! Sarei stato al fianco della vostra esistenza, con la sola cura di non smuovere mai il coperchio del mio terribile pozzo.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





Cosette Fauchelevent Fauchelevent Bada