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      Toussaints vi cooperò: Il signore è sempre stato così, ripeteva. Il nonno emise questa sentenza: «È un originale,» e fu tutto. Del resto, a novant'anni non vi sono più legami possibili; tutto è sovrapposizione, ed un nuovo venuto è un impiccio; non v'è più posto, poiché tutte le abitudini sono prese. Fauchelevent o Tranchelevent che fosse, Gillenormand non chiese di meglio d'essere dispensato da «quel signore». Ed aggiunse: «Non v'è nulla di più comune di codesti originali. Compiono ogni sorta di bizzarrie, senza nessun motivo. Il marchese di Canaples era ancor peggio; comprò un palazzo per abitarne il solaio. Ci sono tipi così stravaganti.»
      Nessuno intravide quello che c'era sotto di sinistro; e del resto, chi avrebbe potuto indovinare una cosa simile? Esistono pantani nell'India; l'acqua sembra straordinaria, inesplicabilmente percorsa da brividi, senza che vi sia un alito di vento, ed agitata là dove dovrebbe esser calma. Si guardano alla superficie quei ribollimenti senza causa; ma non si scorge l'idra che si trascina nel fondo.
      Molti uomini hanno pure un mostruoso segreto, un male ch'essi nutrono, un drago che li rode, una disperazione che abita le loro tenebre. Il tale dei tali assomiglia agli altri, va e viene e nessuno sa ch'egli ha dentro di sé uno spaventoso dolore, parassita dai mille denti, che vive in quel miserabile, il quale ne muore; nessuno sa che quell'uomo è un abisso, stagnante, ma profondo. Di tanto in tanto, un turbamento del quale non si comprende nulla appare alla sua superficie, una ruga misteriosa s'increspa, svanisce e riappare, una bolla d'aria sale e scoppia.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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