Pagina (53/708)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Lascio considerà' quest'omo nella massima disperazione, pensando a più cose e non sapendo perchè Sua Maestà gli avea detto per sei anni e in capo a pochi giorni lo manda a chiamare: - «Eh, qualcosa ci è!» - dice. - «Le mie figliole non possan essere, perchè gli ho murato l'uscio; impossibile!» - Si mette in viaggio, più morto che vivo con questa pena, con questo pensiero; e arriva al palazzo. Dice: - «Sua Maestà mi ha mandato a chiamare.» - E così Sua Maestà sente che gli è arrivato, dice: - «Fatelo passare.» - E passa quest'omo. - «Che mi comanda Sua Maestà?» - «Mettetevi a sedere» - dice. E quest'omo simette a sedere. - «Ditemi, quante figlie avete voi?» - Lui, si sente una stilettata, perchè: - «qualcosa c'è sulle mie figliole!» - Dice: - «Tre, Maestà.» - «Bene: si potranno vedere queste tre figlie?» - «Maestà, quando Lei voglia. Ma si ricordi, che noi siam poverelli, noi. Non si pò riceverla come Lei meriterebbe di certo.» - «Non m'importa!» - disse Sua Maestà. - «Io bramo di conoscerle; ed una di loro la voglio in isposa.» - Quest'omo si butta a' piedi dicendo: - «Maestà, io sono un pover'omo. Impossibile che voi vogliate abbassarvi a prendere una delle mie figliole.» - «Oh io vi replico che una di tre io la voglio.» - «Allora,» - dice - «Maestà, mi permetterete che io faccia smurare l'uscio, perchè io gli ho lasciato l'uscio murato. E allora potremo andare.» - Va e fa buttare giù l'uscio, e va su dalle figliole, tutto... non sapeva nemmen lui quel ch'egli era. - «Oh babbo!


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La novellaja fiorentina
Fiabe e novelline
di Vittorio Imbriani
Editore Vigo Livorno
1877 pagine 708

   





Sua Maestà Maestà Sua Maestà Sua Maestà Maestà Sua Maestà