Pagina (143/708)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Disse allora il bambino: - «Sorelline, non si pole andar più innanzi; dunque è meglio fermarsi qui a pernottare.» - «Ma dove ci s'ha a sdraiare?» - Domandarono quelle. - «Oh! bella: o che non ho con meco la mazza della vecchina?» - disse il bambino. - «Che volete voi? Un bel palazzo?» - «Sì sì, un palazzo e che non ci manchi nulla dentro.» - Lui battè la mazza in terra e subito una voce per l'aria dice: - «Comandi.» - «Comando un palazzo bello in questo luogo,» - rispose il bambino. E detto fatto, eccoti apparire un palazzo tutto splendente, che era una maraviglia. Subito i bambini c'entraron dentro e quando l'ebbero girato, dice la bambina maggiore: - «I' ho fame: ci vorrebbe un bel desinare apparecchiato.» - E il bambino battuta la mazza, la solita voce domandò: - «Comandi.» - E una mensa riccamente imbandita comparve in un battibaleno in mezzo della sala. Sicchè dunque, mangiato a più potere, tutti e tre preso un lume se n'andarono nelle camere, e insaccato il letto dormirono della grossa. A bruzzolo si svegliano, e quando furono levati comparisce la vecchia. - «Bon giorno, bambini! Siete contenti? state bene?» - «Altro, se siam contenti!» - «Bravi via! veggo che m'avete ubbidito, e anch'io son contenta di voialtri. E se m'ubbidirete sempre, sarà bene per voi.» - «Oh! di certo, che vi si vole ubbidire in tutto quello che ci comandate. Diteci che s'ha da fare.» - E la vecchia: - «Or'ora qui nel bosco ci apparirà il Re di questo paese, che va a caccia: e lui vorrà entrare in questo palazzo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La novellaja fiorentina
Fiabe e novelline
di Vittorio Imbriani
Editore Vigo Livorno
1877 pagine 708