Pagina (220/708)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      - «Oh sentite, io» - dice il Re - «appena che io ho dato l'anello,
      io parto subito per fare un viaggio di molti mesi.» - Lei la gli dice: - «Bisognerà pensarci a questo viaggio» - dice la madre: - «perchè è così delicata, bisognerà ordinare tutta una carrozza di ferro; perchè in via, dell'aria, in questo viaggio, non gli faccia male, via.» - Eccoti subito, ordinata la carrozza: figuratevi, ordinata e fatta, la fu tutt'una. Bella e finita che la fu la carrozza, eccoti il giorno dopo che ci fu lo sposalizio: uno scialo! Dopo che gli è corso l'anello, vanno al palazzo per i rinfreschi, sapete, dopo lo sposalizio, cose grandi! Eccoti lei la si ricorda del luccino: la sa che l'ha a partire e la si ricorda del luccino. Va nell'orticino e la lo chiama: - «Luccino!» - e lui viene. - «Io vo' via, sai?» - «Lo so, lo so. Levami di qui e mettimi nel lago.» - Eccoti lei lo chiappa, esce fuori della porta e lo butta via, in dove gli aveva detto - «Addio!» - Addio! noi ci rivedremo» - gli dice il luccino. - «Bada, tu sarai tradita.» - E lei la ritorna di quà dallo sposo. La vecchia la va e prende la sua figliola, la brutta, e la nasconde da un tino; e la dice alla bella: - «Sapete, quando noi si sarà da un pezzo di strada, dovete dire: I' ho voglia d'orinare; così mi fate piacere.» - Vengon via dal palazzo. Dice la Regina: - «Avrei voglia di fare qualcosa.» - Il Re dà ordine, fa fermare la carrozza. La madrigna la smonta anch'ella e la mena la bella là da il tino. La gli leva gli occhi, l'alza questo tino e la mette dentro; e gli aveva dato in mano gli occhi, dicendo: - «Tieni, metteli in tasca.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La novellaja fiorentina
Fiabe e novelline
di Vittorio Imbriani
Editore Vigo Livorno
1877 pagine 708

   





Regina