Pagina (245/708)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      » - Lei dice: - «Piuttosto dalle fate esser mangiata, che da un omo esser baciata.» - Dice Memè: - «Tu hai detto tanto benino! ti voglio far la grazia.» - Batte la bacchettina e divien la stanza tutta bianca, tutta uccelli, come avevan detto le mamme. Dunque Memè va via e torna le fate. Dice: - «L'hai fatto, Prezzemolina?» - «Sissignora, vengano a vedere.» - Le si guardano in viso: - «Eh, Prezzemolina, c'è stato Memè!» - «Non conosco Memè, nè la mia bella mamma che mi fè.» - Dunque la mattina: - «Come si fa?» - dicono - «non ci riesce di mangiarla.» - «Prezzemolina!» - «Cosa comandano?» - E allora gli dicono: - «Domani mattina devi andare dalla fata Morgana e devi dire la ti dia la scatola del Bel-Giullare.» - «Sissignore» - la dice. Eccoti la mattina la si mette in viaggio, la ragazza. E viaggia. Cammina, cammina, la trova una donna. - «E dove vai» - la dice - «bella bambina?» - «Vado dalla fata Morgana a prendere la scatola del Bel-Giullare.» - La ti mangerà, sai, poerina?» - «Meglio per me» - dice - «così la sarà finita.» - «Tieni» - dice la donna - «queste due pentole di lardo. Tu troverai due porte che si battono insieme. Ungile tutte, e tu vedrai che ti lascian passare.» - Eccoti la bambina la giunge a queste porte e le unge tutte da capo a piede e loro la lascian passare, gua'. Dopo che l'ha camminato un pezzo, la trova un'altra donnina. E la gli dice lo stesso: - «Dove tu vai, bambina?» - Dice: - «Vado dalla fata Morgana per la scatola del Bel-Giullare.» - «Poerina, la ti mangerà, sai?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La novellaja fiorentina
Fiabe e novelline
di Vittorio Imbriani
Editore Vigo Livorno
1877 pagine 708

   





Memè Memè Prezzemolina Prezzemolina Memè Memè Morgana Bel-Giullare Morgana Bel-Giullare Morgana Bel-Giullare