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      E gli dice: - «Come io torno, se non trovo quella scatola, ti butto in mare.» - Come volete che la facesse? era tutta legata. Quest'albero rimaneva sul mare; c'era tutt'i bastimenti. La principessa comincia a fare col capo, così, de' cenni; a chiamare. - «Guarda!» - dice uno di quelli del bastimento - «Non c'è gente che chiama là?» - «Sì, sì, ci sono, altro!» - S'avvicinano i pescatori e vedono questa bella donna, in croce, legata a quest'albero: - «Poerina!» - dicono - «in che maniera?» - «Scioglietemi» - dice - «e buttatemi nel mare e questa scatola prendetela per voi.» - «Poerina, no certo!» - dicono. La sciolgono; e siccome erano mercanti di cotone, levan tutte le balle e la metton dentro nella barca; mettono tutte le balle sopra e vanno via. Venghiamo a questo briccone che torna addietro, e trova l'albero senza più nulla. Vede questa nave: dietro gli va questo assassino a questa nave. E senza dir nulla, prende le balle e le butta nell'acqua, le principia a buttar via. - «Signore, ma cosa cerca Lei? ci manda in rovina, buttando via tutto questo cotone. Se Lei ha qualche sospetto, prenda la spada e buchi, gua'! Non Le si può dir altro.» - «Avete ragione!» - dice. Prende la spada e buca. E siccome il cotone rasciuga, la spada veniva pulita; bucava il cotone, feriva la principessa, ma veniva pulita. - «Eh» - dice - «perchè a quell'albero laggiù, vedete? aveva lasciata roba e non l'ho trovata più.» - Rispondono questi barcaroli: - La vede quella nave laggiù, laggiù? Codesta s'è veduta fermare.


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La novellaja fiorentina
Fiabe e novelline
di Vittorio Imbriani
Editore Vigo Livorno
1877 pagine 708