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      Quando la lo ha fatto, vicino a questa vecchia là ci stava un Re; pochi passi distante, via. - «Voi» - dice la ragazza - «dovete andare da Sua Maestà a sentire se compra questo tappeto.» - La vecchia prende questo tappeto e lo porta da Sua Maestà. E così Sua Maestà dice: - «Ma chi li fa questi bei lavori?» - Risponde: - «Una mia figlia.» - «Ah, una vostra figlia? È impossibile! Uhm! Sarà, gua'!» - Compra il tappeto e dà i quattrini. E la vecchia viene a casa e porta i quattrini. E la principessa dice: - «Sapete? domani, dovete comprarmi dell'altra seta con questi quattrini.» - La mercantessa gli compra la seta e la giovane fa un bellissimo parato da stanza. Quando gli è finito, la vecchia la lo porta a questo Re. Sua Maestà domanda: - «Ma quella donnina, ditemi la verità; chi li fa questi lavori?» - Dice: - «Mah! mia figlia!» - Il Re l'intendeva male, ma con tutto ciò bisognava che gli credesse, quando diceva ch'era sua figliola. Gli dà i quattrini e la li porta alla ragazza. - «Sapete» - dice - «domani dovete con tutti questi quattrini, comprarmi73 dell'altra seta parimenti.» - La vecchia gli compra la seta; e lei, la fa tutto un finimento di seggiole, di poltrone, di tutto ciò che occorre in una camera. Quando l'ha finito, la lo manda a Sua Maestà. Maestà non gli sta a dire: - «Di chi sono i lavori?» - sta zitto. Paga la vecchia e poi gli va dietro, dietro, dietro. Quando questa donna è per serrar l'uscio, gli spinge l'uscio: entra dietro. Questa vecchia comincia a urlare, a urlare.


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La novellaja fiorentina
Fiabe e novelline
di Vittorio Imbriani
Editore Vigo Livorno
1877 pagine 708

   





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