Pagina (286/708)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Se non che in quel mentre capitò la solita Strolaga dalla Bell'Ostessa e gli disse, come la figliola sua non era mica morta, e che invece se ne godeva gaudiosa vita, sposa del Re, nel palazzo incantato. L'Ostessa, sempre di mal'animo, che ti fa? corre dalla Regina e gli racconta tutto; per cui la Regina, se da una parte s'allegrò nel sentire vivo il figliolo, dall'altra era arrabbiata di molto in quantochè lui avesse preso in moglie una ragazza di bassa nascita e di vile mestiere.[6] Non pose dunque tempo in mezzo e pensò al rimedio, che fu di dividere a qualunque costo gl'innamorati; e a questo anche l'Ostessa per odio contro il proprio sangue la istigava, mettendola su con parole infinite e false calunnie. La Regina scrisse una lettera al figliolo, e siccome la via del palazzo incantato l'avevano ritrovata, gliela mandò con ordine di tornare subito alla Reggia a riprendere il governo del popolo. Ma il Re gli rispose che stava là troppo bene e non voleva per niente separarsi dalla sua cara moglie e da' suoi bambini. Allora la Regina ricorse a un ripiego: diede ad intendere al figliolo che la sua assenza aveva provocato l'ambizione del Re confinante, il quale s'era mosso colle sue genti ad assaltare lo Stato, di modo che lei stessa e il Regno si trovavano in gran pericolo, e il dovere del Re era quello di difendere tutti coll'armi e in persona. A colorire la invenzione richiese a un suo parente di radunare de' soldati a' confini, sicchè paressero i nemici. Il Re, che sull'onore non ischerzava, cadette nella rete, e apparecchiossi a partire, come di fatto partì per il campo colle sue schiere, dopo avere raccomandato a sua moglie di essere prudente per iscansare le insidie di chi gli volesse male; anzi, tirato fuori un vestimento tutto pieno di sonaglioli, lo porse all'Ostessina, dicendogli: - «Se caso mai t'avviene qualche cosa a traverso e tu sei in risico, mettiti questo vestimento e scotilo, ch'io lo sentirò, quantunque lontano, e correrò senza indugio a darti soccorso.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La novellaja fiorentina
Fiabe e novelline
di Vittorio Imbriani
Editore Vigo Livorno
1877 pagine 708

   





Strolaga Bell'Ostessa Ostessa Regina Regina Ostessa Regina Reggia Regina Stato Regno Ostessina