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      Op. cit.) Un pastorello trova sul margine d'una fontana uno anello, che fa sternutire senza fine, chi l'ha alla destra. Delibera servirsene, per ottenere la Reginotta, promessa in isposa a chi la farà ridere. Pernottando sur un albero, sente un colloquio di ladri; e poi ruba loro un tovagliuolo, una borsa ed un fischietto incantato. Ponendo lo anello sternutatorio al dito del Re, fa ridere la Principessa. Ma il Re, sdegnato, il manda in carcere; dove poi, mantenendo egli allegri i compagni di sventura co' tre oggetti incantati, questi gli vengon fatti rapire dal Re. Evade. Scopre una ficaja con fichi bianchi e neri; i primi fanno passar le corna prodotte da' secondi. Così riacquista le sue quattro coserelle ed ottiene la Reginotta in moglie. - Alla seconda serie di riscontri, appartengono: - I. La novella presente. - II. Petru lu Massariotu (Pitrè. Op. cit.) - Alla terza serie di riscontri] finalmente spetta: - I. Lo Cunto dell'Uerco, trattenimento I. della I. giornata del Pentamerone: - «Antuono de Marigliano, ped essere l'arcefanfaro de li catammare, cacciato da la mamma, sse mese a li servizie de 'n Uerco. Da lo quale, volenno vedere la casa soja, è regalato cchiù bote; e sempre sse fa corrivare da 'no tavernaro. All'utemo le da 'na mazza, la quale castiga la 'gnoranzia soja, fa pagare la penitenzia all'Oste de la furberia e arrecchisce la casa soja.» - II. Pitrè (Op. cit.) Lu scarpareddu mortu de fami. - III. Pitrè (ibid) La Munachedda. - IV. Gonzenbach (Op. cit.) Zaubergerte, Goldesel, Knueppelchen schlagt zu.


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La novellaja fiorentina
Fiabe e novelline
di Vittorio Imbriani
Editore Vigo Livorno
1877 pagine 708

   





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