Pagina (406/708)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Stante el giuramento, me potrai tu credere.
      Desio. Fermamente.
      Piacevolezza. Sono già dodice anni passati, che io, cupido di sapere delle nouitade e cose mirabile, se trouano nelle insule sparse per lo ampio mare occeano, preparai una grande e buona naue, con tutte cose conueniente a mia nauigatione; e, quando me parse tempo, con uento felice, dal sino persico, demo a uenti le ampie uele, uerso la parte meridionale, tuttauia sgionfe. E per spatio de quindeci giorni sulcate le liquide onde, allhora che nel oriente splendido di raggi, dal mare in alto si elleva il sole, peruenimo in la insula Miracolosa. Nella qual preso porto desiderato, li compagni nostri, con uarij giovenil esercitij in la nuoua terra se dauano piacer, e festa, quando uedemo uer de noi uenire gente in battaglione, con ordini et signi de cruda e mortale guerra fare. Spauentati dunque di tanta nouità, gli facemo assapere nostri affari et conditione, quali intesa amicheuolmente receuettero noi. Così allegri l'una e l'altra parte, de molte cose hauessemo a ragionare: ultimo ne fecero certi, come da una insula lì uicina, ueniuano huomini mirabili, audacissimi e crudeli, quali Ferulari chiamano, perche da ferule marauigliosamente edificati sono, e poi temprati con suco de sferracavallo, impedimento certo d'ogni pungente ferro, o che taglia, smacca e seca. E spesso spesso solleuano la insula, molestando predare: e che eran ritornati in Ferulara (perchè così la insula se appella) a refrescar del magico suco la dura tempratura, e siccata li giorni passati dalli caldi raggi del potente sole; e in quel tempo espettavano il rabbioso stuolo devere, refattosi, lì retornare.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La novellaja fiorentina
Fiabe e novelline
di Vittorio Imbriani
Editore Vigo Livorno
1877 pagine 708

   





Miracolosa Ferulari Ferulara