Pagina (411/708)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Così operando la uirtù lunare, le intrinseche parte uigoranse; e in pochi giorni receuino sustantia anemata. Qual, per spatio d'uno anno, si rompeno la spoglia, de fongi in giganti si trasmutano, e per la regione habitano. Sono questi della terra mirabili cultori; e come tra noi del grano, meglio, faue, pizoli e simigliante seme fanno gli uillani, non altramente essi le monete d'oro e d'argento, le perle e ogni gemma pretiosa, seminano, cultiuano et finalmente recoglieno e conseruano in le fosse, case e magazeni. Ascolta anchora piu alta marauiglia! Quelli fili, che lo insidioso ragno, per le stolide mosche prepara e nell'aere tesse, rotte dal uento, come in terra plicano e sorben del humido, se ingrossano e diuentan anguille, grasse e grande quanto un porco, de longhezza quanto che si estende il filo, e così nel lago uicino se ne uanno. Iui poi li pescano questi giganti; e della lor polpe, con uino e faue in poluere, missidando impastano; con la quale informano imagine de donne, secondo che a lor piace; e, in termino de giorni sette, poste al sole, surgen uiue femine, perfette ad ogni proua189. Questi Giganti non le adopran molto, ma se dilettano della effigie bella videlicet placida scultura, uendinoli, imprestano e donano a qualunque a piacere. Vanno queste nude, con centure e corone de uarij e traspiranti fiori, sopra delle bionde trezze de seta fatti, temprati con suco, de bel apparere; et li ammaestrano a seruitij e piaceri de peregrinanti. Anchor così nude di fiori adorne ordinatamente, una uolta la settimana per fermo, e alcune altre più, circondan tutta la città; e è lecito a qualunque forastiero ellegerse quella de esse, che piu gli ua in fantasia, e conducerla seco per uintiquattro hore a sollacciare.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La novellaja fiorentina
Fiabe e novelline
di Vittorio Imbriani
Editore Vigo Livorno
1877 pagine 708

   





Giganti