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      Noi in questo loco per un integro mese a nostro buon parere dimorammo, e così ricchi de zoglie e monete, accompagnati de belle e gratiose donne, li Giganti lasciamo e lor paese; e, con lo aiuto del pomo e fuoco, empite le stese uele de felice uento, per sopra le inquiete onde, sulcò la naue giorni diece. E ecco, nel undecimo, pigliamo porto in la placida insula del Conuiuare, mirabile certo, de cose buone, mai più intese.
      Desio. Anchora queste me farai sapere.
      Piacevolezza. Vicin del porto è una ampla pianura, de uerdeggiante herbicelle adorna, de uarij e allegri fiori. Hor per qualunque parte che alcuno uuole sedere, quelle gratiose uerdure fiorite se uniscono et fanno sedia, secondo conuiene alla persona. Dauanti poi la simile materia, se intessendo elleua e prepara la mensa, de longhezza opportuna. Noi, stupidi de tal apparato, l'un l'altro mirauamo uacillando. Et ecco uarie sorte d'uccelli con le piume lustre, de bianco uerde e rosse maculate, in uoce humana salutarne e dire: - «Non state più sospesi, così è proprio de nostri paesi. Qui se onoran tutte le persone. Sappiate oltra, che la insula abonda in cose da mangiare e in tutto quello, che se beue, o altramente li occhi e naso diletta, secondo li appetiti uarij. Discorreti dunque e dilettatiue senza sospetto alcuno: chiami pur ciò che alcun uole e ogni cosa li uenirà dauanti.» -
      Desio. Questa me ua ben per la fantasia, gionta con le prime. O che gli fusse stato io!
      Piacevolezza. Vedeui, amico mio, per la mensa, quando se domadaua, pauoni, pernice, fasiani, colombini, caponi, starne, beccafiche, tordi, lepori, cerui, latanti uitelli, capretti, castroni, oue fresche, figatelli, latte tremante e calde puine, con acqua rosa inzucherate, butiro, formaggi di qualunque modo, carpioni, sturioni, trute, orate, triglie, cephali, barboni, rosti, lessi, fritti, e di ciaschedun altro buon sapore; Vernacce, Maluasie, moscatelle, nostice, romanie, uinigrechi e tibidraghi, con quelli del mortar: anchor d'ogni altra specie, buoni, di odore, di gusto e colore delettabile; perfette ceruisie ueniano di ogni qualitate, fin la bosa, beuanda turchesca, qual alcuni de riso e altri de miglio fanno; sapori e saporetti, de marasche e de uua, salsa con menta fatta, petroselino, cannella, zafrano, con pane rosto, acqua rosa, zuccaro e aceto, suco de agresta fresca, anchor de l'antiquata, mostarda e piperata, e de mandole peste anchora con petti de gallina, acqua rosa, zuccaro e cannella; sapor d'aglio fatto con noce e oglio dolce, ben pestate, uolti e reuolti, in fin bianco come neue; sapor fatto de rossi d'oui e pan grattato, con suco de agresta, ouer limoni, acqua rosa, con cannella, e zafrano.


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La novellaja fiorentina
Fiabe e novelline
di Vittorio Imbriani
Editore Vigo Livorno
1877 pagine 708

   





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