Pagina (588/708)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      » - Dice il Capitano: - «Gua', e' sarà! Ma io dico, che tu ha' scambiato.» - Ma Germano cominciò a salire su pel monte e il Capitano gli andava dietro alla meglio; e, sali, sali, arrivarono in vetta. Dice Germano: - «Ecco, son proprio ne' mi' posti. E la capanna de' mie' genitori eccola laggiù in fondo a questa spianata.» - L'Adelasia, in quel mentre, era lì a raccattar delle foglie. Quando vedde que' du' soldati, si sconturbò tutta, perchè credette fossero venuti per arrestarla e gli parve di vedere tutta l'effigie del su' babbo; motivo per cui impaurita, corse dentro alla capanna, ne serrò l'uscio e cascò in terra stramortita. Germano, che aveva riconosciuto la mamma, gli corse dietro anche lui a cavallo, e di fori urlava: - «Mamma, mamma, son'io; sono il vostro figliolo. Che non mi riconoscete? Aprite, non abbiate paura.» - Ma quella non rispondeva, perchè era svenuta. Allora Germano, con un calcio, buttò giù l'uscio; e prese l'Adelasia tra le braccia; e badava a chiamarla e a dirgli, che la stasse di bon'animo e che era il su' figliolo. L'Adelasia aprì gli occhi e guardò ben bene Germano. Dice: - «Sì, ti riconosco. Ma tu m'ha' tradito.» - Dice Germano: - «Perdonatemi. Ora son qui da voi, per condurvi dal Re assieme col babbo.» - E l'Adelasia piangendo: - «Lo vedi? se lo dico, che tu m'ha' tradito!» - In questo mentre, eccoti anche Adelame, che tornava dal bosco; e, nel vedere lì que' soldati, anche lui credette, che fossero venuti per arrestarlo. E si buttò in ginocchioni a dimandar pietà per lui e per la moglie.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La novellaja fiorentina
Fiabe e novelline
di Vittorio Imbriani
Editore Vigo Livorno
1877 pagine 708

   





Capitano Germano Capitano Germano Adelasia Germano Adelasia Adelasia Germano Germano Adelasia Adelame