Pagina (610/708)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Se lei è una donna, non le guarderà e non le vorrà toccare.» - Il Re fece subbito a quel modo: ma Fanta-Ghirò pigliava le spade e le provava, scaricò gli stioppi e le pistole, proprio a somiglianza d'un omo. Il Re torna da su' madre: - «Mamma, lei brancica l'armi come un omo. Ma in d'ogni mo':
     
      Fanta-Ghirò, persona bella,
      Du' occhi neri, drento la su' favella:
      Carissima madre, mi pare una donzella.» -
     
      Dice la madre: - «Portala nel giardino. Se lei è una donna, piglierà una rosa o una viola in mano e poi se la metterà nel petto: ma, se gli è omo, vederai, che si ferma al gelsumino catalogno; e, doppo averlo annusato, se lo metterà all'orecchio.» - Dunque il Re menò Fanta-Ghirò nel giardino a spasseggiare; ma lei le rose e le viole non le guardò neppure; colse bensì un gelsumino catalogno, l'annusò ben bene e poi se lo messe nell'orecchio. Il Re torna da su' madre: - «Ha fatto com'un omo. Ma io son sempre della medesima idea:
     
      «Fanta-Ghirò, persona bella,
      Du' occhi neri, drento la su' favella:
      Carissima madre, mi pare una donzella.» -
     
      Dice la madre, che vedeva il su' figliuolo tanto disperato per l'amore, e a lui il core gli faceva tuppete tappete dalla gran passione: - «'Nvitala a desinare. Se lei piglia il pane e per tagliarlo l'appoggia al petto, è una donna; ma, se 'nvece lo taglia accosì per aria, allora poi è dicerto un omo, e non vale star tanto sollevato.» - Ma anco questa prova non fu bona; perchè Fanta-Ghirò tagliò 'l pane insenza metterselo alla vita. Torna il Re da su' madre: - «Mamma, gli ha fatto tutto 'l contrario d'una donna.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La novellaja fiorentina
Fiabe e novelline
di Vittorio Imbriani
Editore Vigo Livorno
1877 pagine 708

   





Fanta-Ghirò Fanta-Ghirò Fanta-Ghirò