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      E ben pensò il rustico stivarne un paniere, ed imbarcarsi per le spagnuole terre, chè vide allora esser giunto tempo proprio al fatto suo. Quivi giunto appena, inverso le regie soglie portavasi, quando gli venne vietato l'ingresso; ma dicendo egli come e quando fosse stato dal Sire conosciuto e perchè veniva, fu lasciato passare, dopo che si costrinse cedere la metà del premio che sarebbe per riportare269 dalla sua gita. Ascese le scale, rattrovò un altro inciampo; e quivi pure, per liberarsene, è forzato promettere l'altra metà del premio; e però tristo il meschinello e riverente appresentossi al Rege. Benignamente da Re Carlo si fu ricevuto e assai tornò gradito il suo presente; perchè il Monarca dappoi richieselo di ciò, che sopra ogni altra cosa avrebbe bramato, ch'egli l'avrebbe concesso in grazia della memoria, che di lui per tanti anni avea conservata. Ricordossi in quel momento il miserabile delle promesse fatte, e, dopo che per poco ebbe guardato il silenzio, addimandò cento bastonate. Maravigliò forte il Principe a tale strana inchiesta; però il perchè saper volle ei la facesse; e, satisfatto, non poco sturbossi; e, dato comandamento che i vili traditori sbanditi fossero da la sua casa e dal suo paese, rinviò il villano ricco di doni e di cortesie alle sue terre natali, dove ancora rammentasi un tale avvenimento.» - Racconta il Voltaire nella prefazione di Caterina Vadé ai Racconti di Guglielmo Vadé: - «Il y avait autrefois un Roi d'Espagne, qui avait promis de distribuer des aumônes considérables à tous les habitants d'auprés de Burgos, qui avaient été ruinés par la guerre.


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La novellaja fiorentina
Fiabe e novelline
di Vittorio Imbriani
Editore Vigo Livorno
1877 pagine 708

   





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