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      Giacchè se non è difficile agli astuti salvare le apparenze, come comunemente si dice, difficilissimo, anzi impossibile è nascondere le conseguenze palesi delle male azioni e della cattiva condotta. - «Li conoscerete da' loro frutti - avvertiva Cristo. - Si coglie forse uva dalle spine, o fichi dai triboli? Così ogni buon albero porta buoni frutti: e ogni albero bacato porta frutti cattivi.
      Non può un buon albero fare frutti cattivi, nè un albero bacato fare frutti buoni. - Il Maestro divino insisteva su questo, sapendo quanto spesso la generalità degli uomini si lascia abbagliare e persuadere dalle apparenze, dalle parole, dalle forme, ostentate. Egli che consigliava a pregare brevemente e semplicemente e a fare di tutta la propria vita, invece, una preghiera in azione, dava grande importanza ai risultati, alle opere, all'esempio. E invero, la dottrina di Gesù non ci apparirebbe così sublime se oltre ad essere stata predicata, non fosse vissuta dal suo divulgatore.
      - «Ogni pianta che non porti buon frutto, si taglia e si getta nel fuoco, continuava. Voi li riconoscerete dunque dai frutti loro». Era il consiglio prudente di allontanare da noi e non farne conto, chi è sterile di virtù buone, fosse anche il più potente personaggio della terra.
      Rileviamo lo spirito profondo di questo breve discorso in cui traluce l'anima sopraumana del più grande dispregiatore delle apparenze vane e pompose, delle convenzionalità farisaiche, che abbia avuto il mondo.
      Non chi si consuma nelle lunghe preghiere fatte materialmente col labbro e nelle implorazioni d'una misericordia che poi non usano col prossimo, conducendo una vita in disaccordo coi precetti del Signore, avrà l'aiuto divino della grazia.


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Pagine mistiche
di Jolanda
Editore Cappelli
1919 pagine 168

   





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