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      ». Certo che per bene leggere il Vangelo e sentirci compenetrati dal suo spirito, occorre avere l'animo disposto a mettersi in comunicazione con esso. Non si aprirà come un libro qualunque, in presenza d'altri, scorrendone le pagine per arrivare alla fine del capitolo, ma serberemo per questa lettura i migliori momenti di raccoglimento della nostra giornata, procurando di sgombrare la mente da ogni pensiero frivolo ed estraneo, facendo precedere alla lettura una breve preghiera od una fervente invocazione a Dio. «Senza il lume divino - dice un autore pio - il Vangelo non è che lettera morta, un libro chiuso; e invano si sforzerà chiunque d'intenderlo salutarmente, ove non siasi prima rivolto con umile fiducia al Padre, chiedendo luce a Lui che solo può darne».
      Coloro, che giudicassero i precetti del Redentore troppo semplici, e primitivi per l'umanità evoluta de' nostri tempi, mostrerebbero di non saperne penetrare il mirabile significato avvolto nel velo dell'emblema. Così, quand'Egli parla del regno dei cieli, non è sempre dell'oltre vita che intende parlare, ma di quello stato di felicità e di pace che viene allo spirito dalla sua comunicazione con la divinità, dalla sua armonia con l'infinito, dalla sua purezza di coscienza, dalle sue elette aspirazioni. Infatti i tesori dell'anima che sono le opere buone, il perfezionamento di sè, il sapere acquisito, la dedizione ardente di sè al proprio ideale, non potranno mai deteriorarsi col tempo nè esserci rapiti, perchè inafferrabili ed immortali.


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Pagine mistiche
di Jolanda
Editore Cappelli
1919 pagine 168

   





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