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      All'annunzio della prossima dipartita del Maestro, quegli uomini ignoranti si turbarono, conoscendo la loro pochezza ed anche, forse, temendo ch'egli li avesse ingannati e illusi per poi abbandonarli. E Gesù che leggeva limpidamente nei cuori disse:
      - Non si turbi il cuor vostro. Abbiate fiducia in Dio e abbiate fiducia in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se così non fosse, non vi avrei detto che vo' a preparare il posto per voi. E quando sarò andato a prepararvi il luogo, verrò di nuovo e vi prenderò con me, affinchè dove son io siate anche voi. E dove io vado voi sapete, e sapete la via.
      Tommaso gli dice:
      - Signore, non sappiamo dove vai; or come potremmo sapere la via?
      E Gesù: «Io sono la via, la verità, la vita: nessuno va al Padre se non per me. Se aveste conosciuto me, certo conoscereste anche il Padre mio: conoscetelo dunque sin d'ora: voi già lo avete visto».
      Il dolce profeta di Galilea volle rassicurare così i suoi seguaci tentando di far loro intendere che il premio oltre la vita non sarebbe per lui solo, ma per tutti coloro che avessero vissuto secondo le regole e gli ammonimenti ch'egli loro prescriveva per farli più buoni e puri. E il mezzo di convertirsi o di migliorarsi ed affinarsi oramai lo sapevano: bastava camminassero sulle sue orme luminose lungo la via dell'abnegazione, della rinunzia, della preghiera, della mansuetudine. Se noi imiteremo Cristo, non saremo mai separati da lui, giacchè egli sarà in noi, nell'anima nostra come in un Santuario, e solo allora comprenderemo Dio.


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Pagine mistiche
di Jolanda
Editore Cappelli
1919 pagine 168

   





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