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      E par d'udire le sue esortazioni alle folle che da Gerusalemme, dalla Giudea e da tutti i paesi lungo il Giordano, andavano a lui nel luogo selvaggio sulla sponda del fiume; e par di vederlo avvampare di sdegno quando scorgeva venire al suo battesimo, rito di penitenza e di purificazione, i superstiziosi Farisei la cui religione era tutta di forma e di apparenza e che si stimavano gran santi e agli altri superiori; o i sensuali Saducei che accomodavano la religione secondo il loro piacere e il loro interesse con vedute puramente materiali; «Razza di vipere, chi vi ha suggerito di fuggire dall'ira futura? Fate, dunque, frutto degno di penitenza.... La scure è già posta alla radice degli alberi. E ogni albero che non fa buon frutto, verrà tagliato e gettato nel fuoco». (Matteo, III, 4-11). Significando con questo che all'imminente venuta del Salvatore che leggeva nelle anime, sarebbero state vane le ipocrisie e i raggiri che bastano alla società, ed avrebbe ben saputo, Lui, distinguere il vero dal falso. E proseguiva: «Io vi battezzo bensì con acqua perchè facciate penitenza: ma Quello che verrà dopo di me, è più potente di me; nè io son degno di portargli i sandali: egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». Il mio battesimo, voleva dire, è un simbolo umano per esortarvi a cancellare, i vostri peccati col pentimento che purifica, e a rinnovare la vostra vita; ma Gesù vi darà un battesimo divino e produrrà spiritualmente in voi l'effetto del fuoco che consuma, purifica e illumina.


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Pagine mistiche
di Jolanda
Editore Cappelli
1919 pagine 168

   





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