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      Mentre la luce si raggiunge con un colpo d'ala e con un carico lieve. «Ma perchè molti si studiano piuttosto di sapere che di viver bene, per questo, spesse volte errano, e ne ritraggono poco frutto o quasi punto» si legge ancora nell'Imitazione. Invero, quante volte, per adornare il nostro spirito e acquistare così una superiorità su altrui, trascurammo i nostri elementari doveri, accogliemmo nel cuore sentimenti d'invidia, di malignità, di superbia, di disprezzo: alimentammo un rancore, vibrammo una ferita, negammo un aiuto, ci rifiutammo a compiere un atto di generosità, un sacrifizio occulto! A che giovò allora il nostro studio, la nostra superiorità di sapienza, se non ci potè fornire i mezzi per combattere i nostri istinti cattivi, trionfare di noi medesimi, mettere in pratica le nostre teorie più appariscenti, offrire agli altri la più efficace persuasione del nostro valore personale, che è quella data dall'esempio? L'esempio semplice, vivo, pratico, che opera più e meglio di cento prediche e di mille esortazioni...
      Una persona di mente davvero illuminata non deve farsi largo e soverchiare, ostentando la propria grandezza, e cercar lodi e onori; ma, paragonando senza posa sè al proprio ideale, tenersi nell'umiltà e non lasciarsi abbagliare da vanità di trionfi, i quali possono impedirle di serbare un equo concetto di sè medesima. Ascoltiamo anche qui il consiglio dell'asceta antico, che ammonisce: «Quegli è grande davvero che è piccolo nel suo concetto, e ogni cima d'onore stima un nulla».


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Pagine mistiche
di Jolanda
Editore Cappelli
1919 pagine 168

   





Imitazione