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      «- Signore, salvami!
      «Subito Gesù, stesa la mano lo riprese e disse:
      «- Uomo di poca fede, perchè hai dubitato?
      «Ed essendo montato in barca, il vento cessò. Ma gli altri nella barca gli si appressarono e lo adorarono dicendo:
      «- Veramente tu sei Figlio di Dio
      Nella poesia di questa visione è riposto un misterioso senso di pace nella fede e nell'abbandono assoluto alla volontà del Signore.
      Il Maestro divino, il celeste pilota della nostra navicella errante sul mare della vita, non è con noi: i nostri occhi mortali più non lo discernono. Possiamo crederci abbandonati, senza protezione; invece Egli prega, Egli vigila per noi; e quando più ci sentiamo soli, nel buio della notte, sgomenti e smarriti, la bianca apparizione, sovrumana scende verso l'anima nostra, sorvolando leggera sui flutti minacciosi, come una divina promessa di salute. E noi, nelle tenebre, scorgiamo ad un tratto una luce, una guida, un conforto. La sola presenza dello spirito di Gesù ci inonda di trepida speranza, di pace soavissima. Gesù muove verso di noi: Gesù che la nostra leggerezza, la nostra noncuranza, la nostra disattenzione, il nostro orgoglio, avevano forse esiliato. Ecco, torna a noi, il celeste pilota, quando più ci sentiamo soli e sperduti: torna, giacche l'invocazione sincera del nostro desiderio gli è giunta e lo ha tocco. Eccolo, sulle onde cupe, inoltrare come una luce di faro che c'indichi la via per sfuggire alla morte sicura. Ma l'anima, disavvezza oramai dal sentirsi presso al suo Signore, sobbalza e teme.


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Pagine mistiche
di Jolanda
Editore Cappelli
1919 pagine 168

   





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