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      Altri, invece, non sanno mai elevarsi ai principî ed a certe regole supreme, a qualche concetto nobile e peregrino intorno all'arte e al fine dell'educazione, ma tutto riducono a tritumi, ad esempi, e a norme le più viete e comuni.
      III.
      Alla più parte di questi difetti rimedia un breve trattato di Pedagogia, uscito dalla mente di un gran pensatore e filosofo, di Emanuele Kant, e fiorito appunto in Germania, detta a ragione terra classica della Pedagogia.
      Verità essenziali, feconde e peregrine, elevati e ardui problemi accennati o risoluti dal Kant, formano il pregio massimo del libro pedagogico tedesco. Vediamolo brevemente.
      1. Secondo il Kant, la sola creatura capace di educazione sulla terra è l'uomo, il quale non può diventare vero uomo che per educazione.
      2. Il genere umano deve a poco a poco trarre da sè stesso tutte le qualità e le disposizioni naturali che spettano all'umanità.
      3. Una generazione educa l'altra; e così il progresso dell'educazione va necessariamente unito alla perfezione della natura umana.
      4. L'abbozzo d'una dottrina pedagogica è un ideale stupendo e nobile, quand'anche non possa effettuarsi; dacchè l'arte educativa richiegga molte generazioni per essere perfezionata.
      5. Fra le scoperte ed arti umane due sono le più difficili: l'arte di educare gli uomini e l'arte di governarli.
      6. Non devesi educare i fanciulli per la generazione presente, ma per un migliore stato sociale avvenire, fondando le norme educative sull'idea dell'umanità e della sua vera e compiuta destinazione.


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La pedagogia
di Immanuel Kant
Paravia Torino
1925 pagine 96

   





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