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      Ma s'ella si rimette a mangiare per qualche tempo la carne, il latte le ritorna buono come prima. Onde si è concluso esser più confacente al bambino che la madre o la balia si nutriscano di carne fino a che allattano. Quando i bambini rigettano il latte che hanno succhiato, vuol dire ch'esso è rappreso. L'acido contenuto nel loro stomaco deve pertanto far cagliare il latte meglio di tutti gli altri acidi, chè diversamente il latte della donna non avrebbe affatto la proprietà di rappigliarsi. Quanto non sarebbe dunque contrario alla salute dei bambini porgere loro del latte che si accagliasse già da sè medesimo! Ma non tutto dipende da questo presso altre nazioni. Per esempio, i Tongos campano quasi unicamente di carne, e son gente sana e robusta. Ma tutti i popoli di questa sorta hanno vita breve, e senza molto sforzo si può sollevare da terra un giovane alto che a prima giunta non si credeva leggero. Gli Svedesi, al contrario, ma segnatamente i popoli dell'India non mangiano quasi mai carne, e tuttavia i figli loro son bene allevati e crescono forti. Pare adunque che tutto dipenda dalla salute della madre o della balia, e che il cibo più confacente alla nutrice sia quello che la fa star meglio di salute.
     
      19. Ora si tratta di sapere quale alimento convenga scegliere pel bambino quanto sia stato divezzato o gli sia cessato il latte materno. Da qualche tempo si è tentato di surrogarvi ogni sorta di pappe; ma non è bene di somministrare fin da principio al bambino questo genere di alimenti.


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La pedagogia
di Immanuel Kant
Paravia Torino
1925 pagine 96

   





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