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      Si lasci cadere un uovo in un fiume dove, stando tu ritto e toccando co' piedi il fondo, la testa almeno ti rimanga fuori dell'acqua. Cerca allora quell'uovo. Nell'abbassarti, fa risalire i piedi in alto, e, perché l'acqua non ti entri in bocca, solleva la testa sulla nuca, ed avrai così la giusta posizione necessaria a nuotare. Allora basta mettere in moto le mani, e si nuota. - L'essenziale sta nel coltivare l'abilità naturale. Il più delle volte basta una semplice indicazione; spesso il fanciullo stesso è fecondo d'invenzioni, e si crea da sè gli strumenti.
     
      33. Ciò che bisogna osservare nell'educazione fisica, e però in quella del corpo, si riferisce o all'uso del moto volontario, o all'uso degli organi del senso. Nel primo caso il fanciullo deve sempre aiutarsi da sè: quindi ha bisogno di forza, di abilità, di celerità, di sicurezza. Egli deve, per esempio, poter traversare luoghi stretti, salire su altezze a picco, donde si scorge l'abisso dinanzi a noi, camminare su palchi vacillanti. Se un uomo non può far tutto questo, egli non è veramente quello che potrebbe essere. Da che l'Istituto filantropico di Dessau ne ha dato l'esempio, molti sperimenti di questo genere sono stati fatti coi fanciulli negli altri Istituti. Restiamo assai meravigliati in leggendo come gli Svizzeri sino dall'infanzia si avvezzino a salire sulle montagne e fin dove li spinga la propria agilità, con quanta sicurezza traversino i luoghi più stretti e saltino al di là dei precipizi, dopo aver giudicato con un'occhiata di potervi riuscire senza pericolo.


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La pedagogia
di Immanuel Kant
Paravia Torino
1925 pagine 96

   





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