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      Nella cultura della ragione bisogna praticare il metodo di Socrate. Costui, infatti, che chiamava sè stesso l'ostetricante della intelligenza de' suoi uditori, ne' suoi dialoghi, conservatici in qualche maniera da Platone, ci dà esempi del come si può guidare anco le persone d'età matura a tirar fuori certe idee dalla loro propria ragione. Su molti punti non è necessario che i fanciulli esercitino la mente loro. Non devono ragionare su tutto. Non hanno bisogno di conoscere le ragioni di quanto può conferire alla loro educazione; ma quando si tratta del dovere, necessita farne loro conoscere i principi. Tuttavia si deve generalmente fare in modo che cavino da loro stessi le cognizioni razionali, piuttosto che introdurvele. Il metodo socratico dovrebbe servir di norma al metodo catechetico. Esso è certamente un po' lungo; e torna difficile condurlo in maniera tale da fare imparare agli altri qualcosa, mentre si cavano le cognizioni dalla mente d'uno. Il metodo meccanicamente catechetico giova pure in molte scienze, come nell'insegnamento della religione rivelata. Nella religione universale, al contrario, devesi praticare il metodo socratico. Ma per tutto ciò che dev'essere insegnato storicamente, si raccomanda il metodo meccanicamente catechetico.
     
      39. Dobbiamo qui trattare anche la cultura del sentimento del piacere o del castigo. Dev'essere negativa; il sentimento non dev'essere effeminato. La inclinazione alla effeminatezza è per l'uomo il più funesto di tutti i mali della vita.


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La pedagogia
di Immanuel Kant
Paravia Torino
1925 pagine 96

   





Socrate Platone