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      Dissimulare non è sempre fingere e può talvolta esser lecito, ma si avvicina, oltre che all'astuzia, alla immoralità. La dissimulazione è un mezzo disperato. La prudenza richiede che l'uomo non dimostri troppa furia, ma neppure che sia indolente. Non dobbiamo pertanto essere furiosi, ma energici; il che non è la stessa cosa. Uomo energico (strenuus) è colui che prova diletto nel volere. Qui si tratta. di moderare l'affetto. La prudenza ha relazione col temperamento.
      La moralità risguarda il carattere. Sustine et abstine, questo è il modo di prepararsi ad una savia moderazione. Se vogliamo formare un buon carattere, bisogna prima domar le passioni. Riguardo alle sue tendenze, l'uomo deve acquistar l'abito di non lasciarle degenerare in passioni e di fare a meno di quanto gli è negato. Sustine vuol dire: sopporta ed avvezzati a sopportare.
      Per avvezzarsi a fare a meno d'una cosa ci vuole coraggio ed una certa disposizione di animo. Fa d'uopo avvezzarsi ai rifiuti, alla resistenza, e va dicendo.
      Al temperamento appartiene la simpatia. Convien preservare i fanciulli da una simpatia troppo viva o troppo languida. La simpatia si addice realmente alla sensibilità; conviene solo ad un carattere sensibile. Si distingue pure dalla compassione, e forma un male che consiste nel rimpiangere semplicemente una cosa. Ai fanciulli dovrebbesi regalare un po' di denaro, perché possano aiutare i bisognosi: a questo modo si vedrebbe se hanno, o meno, compassione per gli altri; quando i figli sono generosi coi quattrini dei genitori, perdono questa dote dell'animo.


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La pedagogia
di Immanuel Kant
Paravia Torino
1925 pagine 96