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      Tutto il socialismo č qui.
      Ecco infatti un paese civilizzato. Le foreste che una volta l'ingombravano sono state allargate, le paludi prosciugate, il clima reso salubre. Il paese č diventato abitabile. Il suolo che non produceva una volta che delle erbe selvagge, fornisce ora delle messi copiose. Le rocce che dominavano le vallate son ripartite ora in recinti dove s'arrampicano le viti dal frutto dorato. Delle piante selvatiche, le quali prima non producevano che un frutto agro, - una radice impossibile a mangiarsi, - sono state trasformate per mezzo di successive coltivazioni, in legumi succulenti, in alberi carichi di frutta squisite.
      Migliaia di vie lastricate e ferrate intersecano la terra, forano le montagne; la locomotiva fischia nelle gole selvaggie delle Alpi, del Caucaso, dell'Imalaia. I fiumi furono resi navigabili; le coste, accuratamente scandagliate e precisate, sono di facile accesso, e dei porti artificiali, faticosamente scavati e riparati dai furori dell'Oceano, servono di rifugio ai bastimenti. Le rocce sono scavate in pozzi profondi; e labirinti di gallerie sotterranee si estendono colā dove vi č carbone da estrarre, minerale da raccogliere. In tutti i punti dove le strade si incrociano, son sorte cittā, che, diventate sempre pių vaste, racchiudono nel loro seno tutti i tesori dell'industria, dell'arte, della scienza.
      Intiere generazioni, nate e morte nella miseria, oppresse e maltrattate dai loro padroni, spossate dal lavoro, hanno trasmesso al secolo decimonono questa immensa ereditā.


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La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna
1948 pagine 282

   





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