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      Più che tutto ciò, ogni nuova invenzione è una sintesi - risultato di mille invenzioni precedenti effettuatesi nell'immenso campo della meccanica e dell'industria. Poichè la scienza e l'industria, la dottrina e l'applicazione, la scoperta e la realizzazione pratica conducono a nuove scoperte, - tutto così si collega e s'incatena, lavoro cerebrale e lavoro manuale, lavoro del pensiero e lavoro del braccio. Ogni scoperta, ogni progresso, ogni aumento della ricchezza umana ha le sue origini nella somma del lavoro manuale e cerebrale del passato e del presente.
      Per qual diritto allora potrebbe chicchessia appropriarsi la menoma particella di quest'immenso tutto, e dire: Questo è mio, e non è vostro?
     
     
      III.
     
      Accadde però, attraverso le varie epoche dell'umanità, che tutto ciò che permette all'uomo di produrre e di accrescere la sua forza di produzione, fosse accaparrato da qualcuno. Racconteremo forse un giorno come questo sia avvenuto. Per il momento ci basta di constatare il fatto e di analizzarne le conseguenze.
      Oggidì, il suolo che acquista il suo valore precisamente dai bisogni di una popolazione sempre crescente, appartiene a una minoranza d'individui, i quali possono impedire, e impediscono, di fatto, che il popolo lo coltivi, oppure non gli permettono di coltivarlo secondo i bisogni moderni. Le miniere, che rappresentano lo sforzo di più generazioni, e non attingono valore che dai bisogni dell'industria e dalla densità della popolazione, son pure la proprietà di qualcuno; e questi qualcuno limitano l'estrazione del carbone, quando non la proibiscono totalmente, se loro si offre un collocamento più vantaggioso pei loro capitali.


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La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna
1948 pagine 282