Pagina (28/282)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      In realtà, sono al più 6 o 7 milioni di lavoratori, i quali creano le ricchezze sparpagliate ai quattro angoli del globo. E quanti sono i proprietari e gli intermediarii, i quali aggiungono le rendite prelevate sull'universo intero, a quelle di cui essi profittano, facendo pagare al consumatore da cinque a venti volte più di ciò ch'essi pagano al produttore?
      E questo non è tutto. Coloro che detengono il capitale, riducono la produzione coll'impedir costantemente di produrre. Non parliamo di quelle botti intere di ostriche che vengono gettate a mare, per impedire che l'ostrica diventi un alimento per la plebe e perda la sua specialità di ghiottoneria della gente agiata; non parliamo dei mille e mille oggetti di lusso, stoffe, alimenti, ecc. ecc., che hanno la medesima sorte delle ostriche. Ricordiamo soltanto il modo col quale vien limitata la produzione delle cose necessarie a tutti. Vi sono eserciti di minatori i quali non chiederebbero meglio che di estrarre ogni giorno il carbone e inviarlo a coloro che tremano dal freddo. Ma, molto spesso, un buon terzo o due terzi di questi eserciti di minatori sono impediti di lavorare più di tre giorni per settimana, poichè si deve mantenere elevato il prezzo del combustibile. Migliaia di tessitori non trovano un telaio da far funzionare, mentre che le loro mogli e i loro bambini non han che cenci per ricoprirsi, ed i tre quarti degli Europei non indossano un vestito degno di questo nome.
      Centinala di fonderie, migliaia di manifatture restano costantemente inattive, ed altre non lavorano che la metà del tempo e in ogni nazione civile havvi in permanenza una popolazione di due milioni d'individui che non chiedono che di lavorare ma ai quali questo lavoro è negato.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna
1948 pagine 282

   





Europei