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      Il popolo non chiede di meglio che di andare innanzi.
      Tutto questo è bello, è sublime. Ma non è ancora la rivoluzione. Al contrario, è appunto ora che deve incominciare il compito del rivoluzionario.
      Certamente vi saranno sfoghi di vendette. I Watrin e i Thomas(9) sconteranno la loro impopolarità. Ma questo non sarà che un accidente di lotta, e non già la rivoluzione.
      I socialisti di governo, i radicali, i genii incompresi del giornalismo, gli oratori ad effetto, borghesi ed ex-lavoratori, correranno al municipio, ai ministeri, per prendere possesso dei seggi abbandonati. Gli uni si fregieranno di galloni, beatamente, ammirandosi negli specchi ministeriali e studiandosi di dare ordini con un'aria di gravità, confacentesi con la nuova posizione da essi occupata. Occorre loro una fascia rossa, un berretto filettato di galloni e un gesto magistrale per imporsi agli antichi compagni di redazione o di laboratorio. Gli altri s'immergeranno negli scartafacci colla miglior buona volontà di comprendervi qualcosa. Redigeranno leggi, promulgheranno decreti dalle frasi altisonanti, che nessuno s'incaricherà di mettere in esecuzione, - precisamente perchè si è in rivoluzione.
      Per conferirsi un'autorità che ad essi manca, cercheranno la sanzione delle antiche forme di governo. Assumeranno il nome di Governo Provvisorio, di Comitato di Salute Pubblica, di Sindaco, di Comandante del Municipio, di Capo della Sicurezza, e che so io. Eletti, oppure acclamati, si raduneranno in parlamenti o Consigli del Comune.


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La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna
1948 pagine 282

   





Watrin Thomas Governo Provvisorio Comitato Salute Pubblica Sindaco Comandante Municipio Capo Sicurezza Consigli Comune