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      All'Europeo che lavora necessita una camera, una casa, un letto, una stufa.
      Il letto, la camera, la casa sono luoghi di poltroneria per colui che nulla produce. Ma per il lavoratore, una camera riscaldata ed illuminata è uno strumento di produzione, non meno della macchina e degli attrezzi. È il luogo dove ridà vigore ai muscoli ed ai nervi che domani si sposseranno nel lavoro. Il riposo del produttore significa l'avviamento della macchina.
      Questa nostra affermazione è anche più evidente per ciò che riguarda il nutrimento. Questi pretesi economisti, di cui noi parliamo, non hanno mai pensato di dire che il carbone consumato dalla macchina non debba essere considerato fra gli oggetti necessarii alla produzione non meno della stessa materia prima. Come avviene dunque che il nutrimento, senza del quale la macchina umana non potrebbe compiere il minimo sforzo, possa essere escluso dagli oggetti indispensabili al produttore? Sarebbe ciò per un resto di metafisica religiosa?
      Il pasto abbondante e raffinato del ricco è certamente una consumazione di lusso. Ma il pasto del produttore è uno degli oggetti necessari alla produzione, non meno di quel che lo sia il carbone consumato dalla macchina a vapore.
      Lo stesso si dica per gli abiti. Imperocchè, se gli economisti che fanno distinzione fra gli oggetti di produzione e quelli di consumo, portassero il costume dei selvaggi della Nuova Guinea, - noi capiremmo le loro riserve e i loro scrupoli. Ma della gente, la quale non saprebbe scrivere una riga senza avere indosso una linda camicia, è veramente fuori di posto quando vuol fare una distinzione tra la sua camicia e la sua penna.


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La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna
1948 pagine 282

   





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