Pagina (72/282)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Che altri si permettano il lusso di affibbiarsi tanti galloni quanti le loro maniche ne possono contenere! Che altri, finalmente, declamino sulle libertà politiche!...
      Il compito che spetta a noi, sarà di fare in maniera che sin dai primi giorni della Rivoluzione, finchè essa durerà, non vi sia un solo uomo sul territorio insorto che manchi di pane; non una sola donna che sia costretta di attendere dinanzi al forno per ottenere, come un'elemosina, un pane di crusca; non un solo fanciullo che manchi del necessario per la sua debole costituzione.
      L'idea borghese è stata quella di perorare sui grandi principii, o, per meglio dire, sulle grandi menzogne. L'idea popolare sarà quella che tenderà ad assicurare il pane per tutti. E, nel mentre che i borghesi e i lavoratori imborghesiti si atteggeranno a grandi uomini nelle loro conventicole parlamentari, nel mentre che «la gente pratica» discuterà a non più finirla sulle forme di governo, noi, «gli utopisti», dovremo pensare al pane quotidiano.
      Noi abbiamo l'audacia di affermare che ognuno deve e può mangiare sino a satollarsi, e che soltanto coll'assicurare il pane a tutti la Rivoluzione vincerà.
     
     
      II.
     
      Noi siamo degli utopisti, - lo si sa. E tanto utopisti, infatti, che spingiamo la nostra utopia sino ad ammettere che la Rivoluzione dovrà e potrà garantire a tutti l'alloggio, il vitto ed i vestiti, - ciò che dispiace moltissimo ai borghesi rossi e turchini, - perchè essi sanno perfettamente che un popolo il quale mangiasse a suo piacimento, molto difficilmente si lascierebbe dominare.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna
1948 pagine 282

   





Rivoluzione Rivoluzione Rivoluzione