Pagina (100/282)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
      L'ALLOGGIO
     
     
      I.
     
      Coloro, i quali seguono con attenzione il movimento degli spiriti, presso i lavoratori, hanno dovuto notare che l'accordo si stabilisce insensibilmente su di una importante questione, quella dell'alloggio. Esiste un fatto incontestato: nelle grandi città di Francia, e in molte piccole, i lavoratori arrivano a poco a poco alla conclusione che le case abitate non sono affatto la proprietà di coloro che lo Stato riconosce quali proprietari.
      Una evoluzione in tal senso si va compiendo negli spiriti, e non si farà più credere al popolo che il diritto di proprietà sulle case sia giusto.
      La casa infatti non è stata costrutta dal proprietario: ma è stata fabbricata, adornata, tappezzata da centinaia di lavoratori che la fame ha spinto nei cantieri, che il bisogno di vivere ha ridotto ad accettare un misero salario.
      Il denaro speso dal preteso proprietario non era nemmeno un prodotto del suo lavoro. Egli l'aveva accumulato, come si accumulano tutte le ricchezze, pagando ai lavoratori i due terzi, o la metà soltanto di ciò ch'era loro dovuto.
      Finalmente - e qui soprattutto l'enormità si rende evidentissima - la casa deve il suo valore attuale al profitto che il proprietario ne potrà ricavare. Ora, questo profitto sarà dovuto alla circostanza che la casa sia edificata in una città lastricata, rischiarata dal gaz, allacciata da regolari comunicazioni con altre città, che contenga stabilimenti d'industria, di commercio, di scienze, di arti; che questa città inoltre sia adorna di ponti, di scali, di banchine, di monumenti architettonici, ed offra all'abitante mille comodità e mille svaghi sconosciuti nei villaggi; che venti, trenta generazioni abbiano lavorato a renderla abitabile, salubre, sempre più bella.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna
1948 pagine 282

   





Francia Stato