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      Quanto ai risultati ottenuti colla sola tessitura, la statistica ufficiale degli Stati Uniti insegna che se, nel 1870, un operaio, lavorando dalle 13 alle 14 ore al giorno, faceva 9500 metri di cotonina bianca all'anno, nel 1886, cioè sedici anni più tardi, ne tesseva 27.000 metri, non lavorando che 55 ore per settimana. Anche nelle cotonine stampate si ottenevano, tessitura e stampatura comprese, 29.150 metri per 2669 ore di lavoro all'anno; cioè, presso a poco, 11 metri all'ora. Così, per ottenere i suoi 200 metri di cotoni bianchi e stampati, basterebbe lavorare meno di «venti ore per ogni anno».
      È utile di far notare che la materia prima arriva in queste manifatture presso a poco allo stato in cui proviene dai campi, e la serie delle trasformazioni subìte da essa prima di mutarsi in istoffa si trova compiuta nel periodo di queste venti ore. Ma per «acquistare» in commercio questi 200 metri, un operaio ben retribuito dovrebbe fornire, «a dir poco», dalle 10 alle 15 giornate di lavoro di 10 ore ciascuna, cioè dalle 100 alle 150 ore. E quanto al contadino inglese, dovrebbe stentare un mese, ed anche più, per procurarsi simile lusso.
      Si vede già da questo esempio che con cinquanta mezze giornate di lavoro, ci si potrebbe, in una società bene organizzata, vestir meglio di quel che non vestano oggi i piccoli borghesi.
      Per tutto questo, non ci son bisognate che sessanta mezze giornate di cinque ore di lavoro per procurarci i prodotti della terra, quaranta per l'abitazione e cinquanta per le vestimenta, ciò che fa giusto la metà di un anno, giacchè, dedottevi le feste, l'anno rappresenta trecento giornate di lavoro.


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La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna
1948 pagine 282

   





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