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      Quanto alle considerazioni di economia che talvolta si fanno valere in favore del falansterio, ci sembrano un'economia da speziale. La grande economia, la sola ragionevole, è quella di render la vita gradevole per tutti; perchè l'uomo soddisfatto della sua vita produce infinitamente più di colui che maledice il suo vicinato(23).
      Altri socialisti ripudiano il falansterio. Ma quando si domanda loro in qual modo potrebbe organizzarsi il lavoro domestico, rispondono: «Ciascuno farà il suo proprio lavoro». E se è un borghese socialistoide che parla, egli si rivolge a sua moglie, con un sorriso grazioso: «non è vero, mia cara, che tu farai a meno della serva in una società socialista? Tu farai, non è vero, come la moglie del nostro bravo amico Paolo, o quella di Giovanni, il falegname, che conosci?»
      Alle quali parole la donna risponde, sorridendo in un modo agro-dolce, con un: «Ma sì, caro» pur dicendosi fra sè stessa, che, fortunatamente, ciò non arriverà così presto.
      L'uomo conta ancora e sempre su la donna, sia ella domestica o sposa, per esimersi dalle faccende di casa.
      Ma anche la donna reclama finalmente la sua parte nell'emancipazione dell'umanità. Ella non vuol più prestarsi ad essere la bestia da soma della famiglia. È già abbastanza ch'ella debba consacrar tanti anni di sua vita ad allevare i suoi figli. Ella non vuol più essere la cuoca, la rammendatrice, la scopatrice di casa! E siccome le americane procedono all'avanguardia in quest'opera di rivendicazione, agli Stati Uniti è un lamento generale sulla mancanza di donne che si dilettino di lavori domestici.


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La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna
1948 pagine 282

   





Paolo Giovanni Stati Uniti