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      La metà dell'umanità, subendo la schiavitù del focolare domestico, dovrebbe ancora ribellarsi contro l'altra metà.
     
     
     
      IL LIBERO ACCORDO
     
      I.
     
      Abituati, come noi siamo, da pregiudizi ereditari, da un'educazione e istruzione assolutamente false, a non veder dappertutto che governo, legislazione e magistratura noi giungiamo a credere che gli uomini si morderebbero l'un l'altro come bestie feroci, il giorno in cui il poliziotto non ci vigilasse più, e che avverrebbe il caos, qualora l'autorità scomparisse in qualche cataclisma. E noi passiamo senza avvedercene, accanto a migliaia e migliaia di aggruppamenti umani che si formano liberamente, senza nessun intervento della legge, e che arrivano a realizzare cose infinitamente superiori a quelle che compionsi sotto la tutela governativa.
      Aprite un giornale quotidiano. Le sue pagine sono interamente consacrate agli atti dei governi, agl'imbrogli politici. A leggerlo, un Chinese crederebbe che in Europa nulla si compia senza l'ordine di qualche padrone. Cercatevi qualsiasi cosa sulle istituzioni che nascono, crescono e si sviluppano senza prescrizioni ministeriali! Nulla, o quasi nulla! Se vi è una rubrica di «cronaca», egli è perchè si connette colla polizia. Un dramma di famiglia, un atto di rivolta non vi saranno menzionati che perchè gli agenti si sono mostrati.
      Trecentocinquanta milioni di Europei si amano e si odiano, lavorano o vivono delle loro rendite, soffrono o godono. Ma la loro vita, i loro atti, (a parte la letteratura, i teatri, lo sport), tutto rimane ignorato dai giornali se i governi non sono intervenuti in un modo o nell'altro.


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La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna
1948 pagine 282

   





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